Libri, Cinema e Cultura – VEGANGAME https://www.vegangame.it Crescere Vegan! Fri, 06 Mar 2020 12:32:56 +0000 it-IT hourly 1 ‘Test Subjects’: dal regista di ’73 Cows’, un nuovo documentario sulla sperimentazione animale https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/film-e-documentari/test-subjects-dal-regista-di-73-cows-un-nuovo-documentario-sulla-sperimentazione-animale https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/film-e-documentari/test-subjects-dal-regista-di-73-cows-un-nuovo-documentario-sulla-sperimentazione-animale#respond Wed, 13 Nov 2019 13:35:51 +0000 https://www.vegangame.it/?p=9449 Test Subjects documentario esperimenti animali

Dal regista vincitore del premio BAFTA per il miglior cortometraggio britannico 2019 con ’73 Cows’, è in arrivo un nuovo documentario sulla sperimentazione con cavie animali nei laboratori scientifici per la ricerca sulla salute umana: ‘Test Subject’. Dopo il documentario di 15 minuti che esplorava il conflitto interiore di un ex allevatore di mucche costretto ...

L'articolo ‘Test Subjects’: dal regista di ’73 Cows’, un nuovo documentario sulla sperimentazione animale sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
Test Subjects documentario esperimenti animali

Dal regista vincitore del premio BAFTA per il miglior cortometraggio britannico 2019 con ’73 Cows’, è in arrivo un nuovo documentario sulla sperimentazione con cavie animali nei laboratori scientifici per la ricerca sulla salute umana: ‘Test Subject’.

Dopo il documentario di 15 minuti che esplorava il conflitto interiore di un ex allevatore di mucche costretto per mestiere ad ucciderle andando contro i suoi stessi sentimenti, ‘Test Subject’ è un breve film che esplora con lo stresso approccio e linguaggio stilistico il problema della sperimentazione sugli animali e lo fa attraverso il punto di vista e la testimonianza di tre ex ricercatori scientifici.

Il documentario è stato presentato in anteprima il 20 settembre al Raindance Film Festival, il più grande festival cinematografico indipendente del Regno Unito. L’associazione animalista PETA è stata il produttore esecutivo.

“Ci sono ingiustizie animali in atto in tutto il mondo e in tutti i tipi di contesti diversi.
La sperimentazione animale è qualcosa che volevo davvero esplorare poiché, per mancanza di conoscenza, volevo capire la sua validità nel contesto della salute umana.
Mi sono chiesto se la scienza moderna potesse farcela senza fare questo tipo di esperimenti. Sono rimasto scioccato nel constatare che i test sugli animali – quando si tratta di salute umana – sono inefficaci al 95% e che esistono già forme di ricerca molto più sofisticate ed etiche.
Per qualche ragione, questa informazione non è di dominio pubblico, e quindi volevo fare un film per assicurarmi che la verità dietro la sperimentazione sugli animali venisse fuori”, afferma il regista Alex Lockwood.

In ‘Test Subject’, Lockwood documenta la pressione a cui sono sottoposti gli aspiranti scienziati circa i test sugli animali al fine di ottenere i loro diplomi.

Frances, Emily e Amy erano tutti giovani e ambiziosi studenti laureati e desiderosi di diventare scienziati per fare davvero la differenza per la salute umana. I test sugli animali, avevano sentito, erano una parte necessaria della loro ricerca e percorso di studi. Tutti e tre però iniziarono lentamente a mettere in discussione la validità di questi test e nel documentario cercano di condividere le loro esperienze.

Il regista ha descritto questi tre scienziati coinvolti nel progetto come coraggiosi, per avere avuto il coraggio di mostrare i loro sentimenti davanti a una telecamera.
Come in ’73 Cows’, emerge tutto il conflitto interiore di questi ricercatori, intrappolati nel sistema formativo scolastico che li avrebbe portati ad ottenere il loro ambìto dottorato di ricerca.

“Penso che queste testimonianze servano da conferma del fatto che siamo tutti prodotti del nostro ambiente e che a tutti capita di fare qualcosa di sbagliato, basato esclusivamente su ciò che fanno gli altri e sulle pressioni che provengono dall’esterno, dalle tradizioni istituzionalizzate”, ha affermato il regista.

“Test Subject offre una sbirciatina in un mondo che pochi conoscono e hanno la possibilità di vedere e aiuta a capire cosa ci si deve attualmente aspettare entrando in quel “club esclusivo” della formazione scientifica, con tutta la sua pressione al conformarsi, al mettere in discussione solo ciò che è accettabile mettere in discussione e mantenere invece lo status quo su tutto il resto, anche se funziona contrariamente alla buona scienza”.

“Tutto questo mi ha aperto gli occhi sul fatto che deve esserci un gran numero di scienziati che stanno affrontando lo stesso trauma nel proprio lavoro”, ha aggiunto. “Una cosa che non avevo mai considerato fino a quando non ho iniziato a lavorare a questo film è stata proprio la parte umana della sperimentazione sugli animali, e quindi ho sentito che era davvero importante che questo fosse esplorato”.

Il documentario dà uno sguardo alle decisioni risolute e profondamente personali che questi scienziati hanno preso al termine delle loro constatazioni e che hanno cambiato per sempre il corso delle loro vite e carriere professionali.

Per Lockwood, una delle sfide più grandi nel girare film sul tema della giustizia animale, è quella di decidere quanto mostrare al pubblico. “Sapevo che non volevo mostrare nulla di grafico, ma volevo mostrare gli animali nell’ambiente di laboratorio poiché ritengo che sia importante per le persone vedere cosa accade davvero”.

“Ho passato ore a girare riprese in laboratorio sotto copertura per decidere quali parti avrei voluto e non voluto mostrare”.

“Questo processo è stato piuttosto difficile in quanto alcune di quelle immagini rimarranno con me per lungo tempo. Tuttavia, questo processo ha anche rafforzato il mio desiderio di realizzare il film e di diffondere le informazioni ottenute”.

Test Subject verrà lanciato il 9 dicembre e sarà gratuito per 3 giorni – ovvero entro le prime 72 ore dalla data di lancio – dai siti web LockwoodFilm.com e TestSubjectsFilm.com.

Se ti è piaciuto questo articolo continua a seguire VEGANGAME su Facebook e tramite Newsletter

Vegangame.it
Vegan Magazine Online

L'articolo ‘Test Subjects’: dal regista di ’73 Cows’, un nuovo documentario sulla sperimentazione animale sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/film-e-documentari/test-subjects-dal-regista-di-73-cows-un-nuovo-documentario-sulla-sperimentazione-animale/feed 0
Recensione: The Game Changers, film-documentario sull’alimentazione vegan per sportivi e non! https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/film-e-documentari/recensione-the-game-changers-film-documentario-sullalimentazione-vegan-per-sportivi-e-non https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/film-e-documentari/recensione-the-game-changers-film-documentario-sullalimentazione-vegan-per-sportivi-e-non#respond Wed, 06 Nov 2019 14:27:20 +0000 https://www.vegangame.it/?p=9260 Recensione film-documentario The Game Changers

Ho avuto modo di vedere il film-documentario The Game Changers noleggiandolo su iTunes con i sottotitoli in italiano, ma è altresì disponibile su altre piattaforme e on demand su Vimeo, Google Play e Netflix. Ecco dunque una piccola recensione che scrivo nella speranza di convincervi a guardarlo e farlo vedere ad altre persone, perché nulla ...

L'articolo Recensione: The Game Changers, film-documentario sull’alimentazione vegan per sportivi e non! sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
Recensione film-documentario The Game Changers

Ho avuto modo di vedere il film-documentario The Game Changers noleggiandolo su iTunes con i sottotitoli in italiano, ma è altresì disponibile su altre piattaforme e on demand su Vimeo, Google Play e Netflix.
Ecco dunque una piccola recensione che scrivo nella speranza di convincervi a guardarlo e farlo vedere ad altre persone, perché nulla più sostituirsi alla visione del materiale originale.

La visione di The Game Changers è consigliabile a tutti – sportivi e non – ma è particolarmente indicata per un pubblico maschile che sia pronto ad accogliere il messaggio che porta o che sta già valutando di avvicinarsi a una dieta vegetale, non sapendo bene come fare e se ciò può comportare dei rischi per la sua salute e forma fisica.

Le donne, solitamente, scelgono il percorso vegan per altre motivazioni e vie. In ogni caso, sono riportati casi utili e testimonianze dirette anche di straordinarie sportive:

“Quando sono passata a una dieta vegetale non sapevo se sarei sopravvissuta. E invece sono diventata come una macchina.” – Dotsie Bausch, atleta professionista intervistata nel film.

Ovviamente il documentario non è esaustivo in materia di nutrizione vegan, ma può essere un buon punto di partenza per approcciarsi all’argomento e lasciarsi ispirare dai casi di successo che riporta.

Ciò che distingue infatti questo documentario dagli altri in materia di alimentazione vegetale, è il suo cast formidabile: dal regista ai produttori dietro o davanti le quinte, ai medici e atleti di fama mondiale, testimonial viventi di quanto un’alimentazione plant-based sia superiore rispetto a una onnivora e nonché il nostro carburante ideale.

Tra questi, e solo per citarne alcuni, troviamo Louie Psihoyos in qualità di regista e in qualità di produttori James Cameron, Arnold Schwarzenegger, Jackie Chan, Chris Paul, Lewis Hamilton e Novak Djokovic.

“Quando vi dicono che mangiare carne è da veri uomini, mentono, è solo marketing.”

Può essere riassunto brevemente così, con le parole stesse di un Arnold Schwarzenegger in grandissima forma e che buca lo schermo, uno dei temi centrali che viene sviscerato nel film.

Arnold Schwarzenegger

Ecco dunque la mia recensione, ma se dovessi definire con un solo aggettivo il film-documentario The Game Changers, lo definirei semplicemente rivoluzionario: rivoluzionario per il preciso momento storico che stiamo vivendo, dove finalmente si inizia a fare luce sulle bugie che finora ci sono state dette in fatto di alimentazione e si iniziano a tracciare le linee guida di un’alimentazione sempre più corretta, consapevole e sostenibile.

Sicuramente un documentario impattante, in grado di lasciare il segno in chi lo guarda, grazie agli studi scientifici che riporta, agli esperimenti in tempo reale e agli esempi di vita di tantissimi atleti professionisti…perché se a dirti di passare a un’alimentazione vegetale sono persone che occupano con successo e prestanza fisica i vertici della società in svariati ambiti, ci sono altissime probabilità che molti altri accolgano e seguano il messaggio.

Ecco il trailer ufficiale:

Dicevamo dunque rivoluzionario, impattante e informativo…come ogni buon documentario dovrebbe essere…ma a tratti anche divertente, leggero, e persino emozionante, benché non affronti minimamente il tema della sofferenza degli animali nei mattatoi e negli allevamenti intensivi ma abbia perlopiù un approccio logico, razionale e se vogliamo egoistico, seguendo le storie di chi ha adottato la scelta vegan principalmente per ragioni di salute personale e per essere un atleta migliore.

L’emozione arriva in ogni caso: ora condividendo le vittorie personali e straordinarie degli atleti intervistati, ora quelle di un’intera squadra di rugby che arriva a vincere i playoff adottando una dieta vegetale, oppure condividendo le soddisfazioni di alcuni pompieri che vengono coinvolti in un programma formativo di salvataggio alimentare in 7 giorni per ripulire le arterie, abbassare la pressione e il colesterolo, diminuendo così il rischio che muoiano di infarto durante il servizio, come le tristi statistiche che riguardano questa professione raccontano.

L’emozione dunque si fa sempre più forte man mano che l’egoismo si fa da parte per abbracciare qualcosa di più grande che riguarda anche le vite degli altri. Scopriamo così che è stato il suo tragico passato familiare a spingere Patrik Baboumian a diventare uno degli uomini più forti del pianeta: “volevo diventare una specie di supereroe, così se qualcuno fosse rimasto intrappolato in un incidente d’auto, sarei riuscito a liberarlo”.

Patrik Baboumian

C’è poi la storia di Damien Mander, un uomo ormai in pensione ma abituato ad essere in guerra per professione, con 12 missioni in Iraq alle spalle e un passato da bombardiere e cecchino.
Il contatto con gli animali, la natura e la scelta di proteggere in Zimbabwe rinoceronti ed elefanti minacciati dai bracconieri interessati al loro avorio, ha intenerito e aperto suo il cuore:

Damien Mander

“Avevo i soldi e la competenza e ho deciso di aiutare questi ragazzi a proteggere gli animali.
Dopo aver fatto questa scelta però ho iniziato a rendermi conto che ogni giorno uscivo di pattuglia per proteggere un animale e la sera tornavo a casa e ne mettevo un altro sul fuoco.
Sapevo di essere…
Sapevo di essere un ipocrita…

Mi sono creato una moralità flessibile che mi fosse conveniente, perché se non mangi carne, sei una sorta di vegano che si rinseccolisce come un fagiolino.
L’ho giustificato col fatto che sulla Terra ci siano abbastanza mucche, non possono estinguersi.
Ma più ci pensavo, più ho iniziato ad accettare ciò che già sapevo.
Il modo più semplice per proteggere gli animali è semplicemente non mangiarli.”

Queste storie riusciranno sicuramente a far breccia anche nel cuore di un pubblico femminile e presa sulle nuove generazioni, poco inclini alla violenza, sia nello sport, che nella vita.

Per il resto, il documentario è molto impregnato della cultura americana che documenta attraverso i suoi protagonisti e per questo verrà apprezzato credo soprattutto in America.

Oltre alla cultura americana, che fa da sfondo per tutto il tempo, protagonista principale e voce narrante del film è James Wilks – addestratore di forze speciali come i Marines, i Marshal, le squadre SWAT e i Navy Seals – che dopo un infortunio al ginocchio durante un allenamento inizia la sua ricerca in campo alimentare per capire quale dieta adottare per un recupero fisico più veloce e ottimale.

James Wilks

Si imbatté dunque in uno studio condotto in Austria in cui vennero analizzate oltre 5.000 ossa provenienti dai resti di 68 gladiatori rinvenuti nel Cimitero di Gladiatori di Efeso e che sostiene che i gladiatori romani fossero prevalentemente vegetariani:

“Questo mi sconvolse totalmente.
I gladiatori erano molto ben remunerati e godevano dell’allenamento e delle cure mediche più avanzate dell’Impero Romano.
Pensare che i primi combattenti professionisti fossero prevalentemente vegetariani andava contro tutto ciò che mi avevano insegnato sulla nutrizione”

Da qui ha inizio il documentario, che documenta appunto la sua ricerca su alimentazione, salute e forza. Una ricerca sempre più approfondita e dettagliata, intervistando ricercatori, dottori e atleti che ce l’hanno fatta nell’incrementare il proprio successo professionale passando a una dieta vegetale.

Goliardico e divertente è l’esito, ad esempio, di un incontro di pugilato tra un carnivoro convinto e un vegetariano.
I pronostici di Las Vegas davano il vegano sfavorito 4 a 1, ma a sorpresa per tutti vinse il “mangiaerba”, sbeffeggiato dal superfavorito in una conferenza stampa prima dell’incontro, in perfetto stile americano.

“Oh mio Dio!” – incalzò il presentatore dello show che intervistò il vincitore al termine dell’incontro.
“Nate Diaz…hai appena sconvolto il mondo. Come ci si sente?”

“Non sono per niente sorpreso, figli di puttana”.

Conor McGregor e Nate Diaz

Questa vittoria, e altri successi sportivi che vengono riportati nel documentario – come quello della vittoria ai playoff dei Tennessee Titans dopo che 13 componenti della squadra passarono a una dieta vegetale seguendo l’esempio di Derrick Morgan – fecero molto discutere l’opinione pubblica americana in fatto di dieta e alimentazione sportiva.

Derrick Morgan e i Tennessee Titans

Secondo un esperimento condotto dal Dr. Robert A. Vogel – co-presidente della sottocommissione NFL sulla salute cardiovascolare – e documentato nel film:

“Ciò che si mangia immediatamente prima di un’attività atletica può davvero avere un forte impatto sulle prestazioni”

Nel documentario viene mostrato dunque un test effettuato su tre giovani ragazzi universitari, nonché giocatori di football dei Miami Dolphins:

“Oggi gli daremo 3 colazioni a base di burrito e ricche di proteine.
Due di questi burrito hanno fonti di proteine e grassi di origine animale. Uno è di manzo e l’altro di pollo.
Il terzo è un burrito a base vegetale contenente fagioli, e ha proteine e grassi di origine vegetale.
Domani daremo a tutti burrito ai fagioli, vogliamo vedere gli effetti di diversi cibi sulla stessa persona.
Griff, che è plant-based da 4 anni, ha mangiato due volte burrito ai fagioli”

2 ore dopo ogni pasto, ai giocatori è stato prelevato del sangue e messo in una centrifuga che separa i globuli rossi dal plasma.
Se il plasma è trasparente, non ci sono tanti grassi in circolo nel sangue.
Se è torbido invece…sono i grassi che circolano…e che con il tempo vanno ad ostruire le arterie.

Soltanto Griff ottenne un plasma limpido entrambe le volte. Come fanno notare al termine dell’esperimento, i grassi dell’avocado presenti nel burrito non hanno gli stessi effetti dei grassi animali.

Esperimento condotto dal Dr. Robert A. Vogel

L’altro interessante esperimento riportato nel documentario è focalizzato sull’organo genitale maschile ed è condotto dal Dr. Aaron Spitz, capo della delegazione di urologia per l’American Medical Association, nonché autore del libro “The Penis Book”…”Il Libro del Pene”…disponibile anche in italiano come “Il Libro del Pene Felice”:

“Se penso a un uomo virile, penso a una persona forte, resistente, prestante sessualmente e fertile.
In realtà, ciò che mostrano gli studi scientifici, è che più un uomo mangia carne, più rapidamente perde la sua virilità”

Come l’altro esperimento, anche questo ha la durata di due giorni, ed è strettamente connesso al pasto che si assume prima del test.

Attraverso un dispositivo elettronico applicato sul pene durante la notte, vengono misurate le erezioni notturne che tre giocatori dei Dolphins hanno dopo aver mangiato per cena prima un pasto con proteine e grassi animali e poi – il giorno seguente – uno con proteine e grassi vegetali. Di queste erezioni viene misurata l’intensità, la durata e la frequenza.

Il test ha misurato come un singolo pasto può influire sul flusso sanguigno di tutto il corpo: con il pasto vegetale gli sportivi ebbero un incremento di intensità di erezione dall’8,89% al 13,54%, e un incremento di durata e frequenza di erezioni dal 303% al 477%. Dei risultati veramente sbalorditivi e che portarono una certa ilarità tra i partecipanti al test:

“Quello vegetariano è quello duro!”

Giocatori dei Dolphins

Suggerendo dunque di portare la propria ragazza a mangiare vegetariano il giorno di San Valentino, il Dottor Aaron Spitz concluse il test dicendo:

“Questo esperimento penso che aprirà gli occhi a un bel po’ di gente.
Alle persone col pene, e anche alle persone a cui piacciono le persone col pene”

“The Penis Book”, Dr. Aaron Spitz

Il documentario prosegue mettendo a confronto le pubblicità americane che invitano in particolar modo gli uomini a consumare carne per essere dei “veri uomini”, con quelle ora bandite dalla TV e che riguardavano le sigarette, una volta anch’esse accostate a sportivi di successo e persino a medici per far passare il messaggio che fumare facesse bene.
Cambia il prodotto sponsorizzato, ma le tecniche volte a confondere i consumatori e a occultare le evidenze sono sempre le stesse.

Secondo il Dottor Dean Ornish, Fondatore dell’Istituto di Ricerca sulla Medicina Preventiva a Sausalito, in California:

Dr. Dean Ornish

“Ciò che mangiamo ha un impatto su salute e benessere in ogni modo misurabile.
Non c’è un set di orientamenti dietetici per migliorare le prestazioni degli atleti, uno contro le malattie cardiache, un altro contro il diabete e un altro contro il cancro alla prostata. È lo stesso per tutti”. La varietà di diete che ci vengono proposte oggi sono solo business.

Al termine del documentario vengono infine affrontati anche i risvolti ambientali degli allevamenti intensivi.

The Game Changers è un documentario che vuole in ultimo far riflettere e convincere a fare una prova, un tentativo almeno, una pausa dalla carne. Anche se il processo è lungo e personale e – soprattutto – ciò che viene consigliato dai medici intervistati non lascia spazio a mezze misure ma è piuttosto drastico, chiaro e netto: faremmo bene a liberarci direttamente e completamente di qualsiasi ingrediente di origine animale.

Il film termina con un “medley finale”, un montaggio rapido con i vari protagonisti del film che parlano dei loro piatti preferiti e danno un’idea del cambiamento che stiamo vivendo, anche grazie alla carne vegetale. Tra piatti tipicamente vegetali o orientali, si parla infatti tantissimo anche di “carne”: hamburger, polpette e ali di pollo…ma è tutto rigorosamente plant-based!

Per saperne di più su The Game Changers qui puoi trovare il link al sito web ufficiale:

Sito Web: Film – The Game Changers

Se ti è piaciuto questo articolo continua a seguire VEGANGAME su Facebook e tramite Newsletter!

Vegangame.it
Vegan Magazine Online

L'articolo Recensione: The Game Changers, film-documentario sull’alimentazione vegan per sportivi e non! sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/film-e-documentari/recensione-the-game-changers-film-documentario-sullalimentazione-vegan-per-sportivi-e-non/feed 0
Il Film “The Game Changers” uscirà in Anteprima Mondiale il 16 Settembre! https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/film-e-documentari/il-film-the-game-changers-uscira-in-anteprima-mondiale-il-16-settembre https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/film-e-documentari/il-film-the-game-changers-uscira-in-anteprima-mondiale-il-16-settembre#respond Sat, 29 Jun 2019 13:35:26 +0000 https://www.vegangame.it/?p=8690 The Game Changers

Il film-documentario rivoluzionario molto atteso da atleti e curiosi che documenta l’esplosiva ascesa degli alimenti a base vegetale negli sport agonistici, sarà finalmente proiettato in anteprima mondiale in oltre 1.000 sale cinematografiche in tutto il mondo – di cui più di 500 negli Stati Uniti – in una sola data, il 16 settembre. Diretto da ...

L'articolo Il Film “The Game Changers” uscirà in Anteprima Mondiale il 16 Settembre! sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
The Game Changers

Il film-documentario rivoluzionario molto atteso da atleti e curiosi che documenta l’esplosiva ascesa degli alimenti a base vegetale negli sport agonistici, sarà finalmente proiettato in anteprima mondiale in oltre 1.000 sale cinematografiche in tutto il mondo – di cui più di 500 negli Stati Uniti – in una sola data, il 16 settembre.

Diretto da Louie Psihoyos – regista del film pluripremiato The Cove – e prodotto da James Cameron, Arnold Schwarzenegger, Jackie Chan, Chris Paul, Lewis Hamilton e Novak Djokovic, il film avrà sicuramente un forte impatto nel capovolgere quanto finora c’è stato erroneamente insegnato sull’importanza delle proteine animali per la forza, la crescita, la salute, la velocità, la resistenza e la capacità di recupero del corpo umano.

Schwarzenegger osserva:

“Se ti dicono di mangiare carne per essere più forte, non farlo”.

The Game Changers documenta una storia vera e tratta di un istruttore di combattimento militare e campione di arti marziali miste – James Wilks – che dopo un grave infortunio durante un allenamento nel 2011, inizia a documentarsi per trovare una dieta ottimale per il recupero.
Ciò che scoprì fu così rivoluzionario e sconcertante, con implicazioni così profonde per le prestazioni umane e la salute – e persino per il futuro del pianeta stesso – che sentì il dovere di condividerlo con il mondo.

“Ero sicuro che la proteina animale fosse necessaria per costruire muscoli, sostenere i livelli di energia e recuperare dagli infortuni” – James Wilks

The Game Changers documenta così la sua ricerca della verità, ed espone e fa luce sul mito più pericoloso del mondo.

Il film prosegue raccontando le storie straordinarie di alcuni dei migliori atleti del pianeta ed è supportato anche da alcuni di loro, essendosi aggiunti durante la lavorazione del film per sostenere e promuovere il progetto come produttori esecutivi.

“L’uomo più forte del mondo è vegano” racconta Psihoyos. “L’uomo più veloce al mondo, Carl Lewis – il primo a battere il record dei 10 secondi – ha compiuto questa impresa quando era vegano. Vogliamo sfatare il mito che occorrano proteine animali per diventare veri uomini”.

Tutti d’accordo sul fatto che carne, uova e latticini siano una barriera invece che un vantaggio per una salute ottimale.

In occasione dell’annuncio della notizia sulla data ufficiale del debutto nelle sale globali, il team di produzione ha rilasciato un nuovo trailer.

Guarda il video:

Non ci resta che aspettare e sperare che il film faccia il suo dovere.

Leggi la nostra Recensione su The Game Changers!

Per saperne di più su The Game Changers:

Sito Web: Film – The Game Changers

Se ti è piaciuto questo articolo continua a seguire VEGANGAME su Facebook e tramite Newsletter!

L'articolo Il Film “The Game Changers” uscirà in Anteprima Mondiale il 16 Settembre! sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/film-e-documentari/il-film-the-game-changers-uscira-in-anteprima-mondiale-il-16-settembre/feed 0
Dieta Vegan: in forma con i consigli di “Vegan Coach”, il libro di Massimo Brunaccioni https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/dieta-vegan-in-forma-con-i-consigli-di-vegan-coach-il-libro-di-massimo-brunaccioni https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/dieta-vegan-in-forma-con-i-consigli-di-vegan-coach-il-libro-di-massimo-brunaccioni#respond Sun, 09 Jun 2019 12:33:57 +0000 https://www.vegangame.it/?p=8565 Libro Vegan Coach Massimo Brunaccioni

“Vegan Coach” è un libro che sorprende per originalità! Benché sia perlopiù popolato da ricette (bellissime e coloratissime tra l’altro), ha un qualcosa in più rispetto a un classico ricettario, qualcosa che lo rende diverso dagli altri libri vegan al momento disponibili in commercio. Innanzitutto è un libro che ci permette di conoscere meglio l’autore, ...

L'articolo Dieta Vegan: in forma con i consigli di “Vegan Coach”, il libro di Massimo Brunaccioni sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
Libro Vegan Coach Massimo Brunaccioni

“Vegan Coach” è un libro che sorprende per originalità!
Benché sia perlopiù popolato da ricette (bellissime e coloratissime tra l’altro), ha un qualcosa in più rispetto a un classico ricettario, qualcosa che lo rende diverso dagli altri libri vegan al momento disponibili in commercio.

Innanzitutto è un libro che ci permette di conoscere meglio l’autore, Massimo Brunaccioni, e la sua evoluzione, sia a livello personale che come atleta bodybuilder professionista.

Attraverso i suoi occhi e la sua esperienza entriamo a contatto con un mondo vegan ad ampio respiro che abbraccia amore per la vita, per la salute, per l’allenamento, per lo sport e per la natura.

Massimo Brunaccioni e sua moglie Eleonora Ambroggi, entrambi bodybuilder vegani e Campioni del Mondo nel 2018 nelle rispettive categorie

Quello che il libro ci fa conoscere è un mondo fatto di calorie, pesi e bilancieri, palestra ed esercizi, dieta vegan varia ed equilibrata nell’apporto proporzionato dei macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) e dei micronutrienti (vitamine, minerali, oligoelementi), ma anche di calore ed emozione grazie al racconto della sua storia familiare, di alcuni aneddoti personali e pensieri intimi che toccano il cuore.

Guarda il video realizzato da Veggie Channel in cui Massimo parla della sua svolta vegan:

Un libro insomma in cui l’autore unisce tante informazioni diverse, passando con disinvoltura da un registro linguistico razionale ad uno emozionale, unendo questi due linguaggi che fanno parte di ogni essere umano ma che spesso restano divisi tra loro, come due mondi paralleli che non si toccano.

Scritto in collaborazione con sua madre per quanto riguarda la parte delle ricette – e sempre in maniera semplice e diretta – il libro scorre velocemente, ma non senza lasciare una traccia di luce e consapevolezza in chi lo legge. La semplicità è la sua forza.

La lettura di questo libro può essere consigliata a veramente tante tipologie di persone: non solo a vegani e vegetariani che desiderano migliorare la propria condizione fisica dimagrendo, ingrassando o mettendo su qualche muscolo, ma anche a dei semplici curiosipiù o meno sportivi – che desiderano conoscere questo mondo e magari apportare qualche cambiamento salutare al proprio stile di vita.

Si escludono invece i bodybuilder professionisti come Massimo, in quanto il libro non arriva mai a toccare nel dettaglio i segreti di questa professione, rivolgendosi piuttosto ad un pubblico più ampio e generico che desidera semplicemente informarsi per mangiare meglio e stare in forma.

Leggendo il libro scopriamo che Massimo Brunaccioni è stato un apripista nel suo settore: il primo bodybuilder vegano a raggiungere ed ottenere importanti risultati, premi e riconoscimenti nel mondo. Dopo aver preso questa decisione per amore degli animali, sperimentare su se stesso la dieta vegan è stata l’unica cosa che potesse fare e la sfida più grande della sua vita.

Il mondo del bodybuilding è infatti notoriamente famoso per inneggiare le “nobili proteine animali” e basare l’alimentazione su questo.

Massimo ha smontato con i fatti questo falso mito per cui per fare muscoli servano necessariamente prodotti e derivati animali. Ha seguito la sua strada, non si è fatto influenzare da nessuno, e attraverso il suo esempio e la sua testimonianza di vita oggi è semplicemente un modello che in tanti possono seguire.

Guarda il video in cui Massimo approfondisce questo tema:

Non sempre è facile avere tutti contro.
Massimo, oltre ad avere una grande determinazione, è stato sicuramente aiutato dal sostegno e appoggio familiare.

Sua madre infatti – coautrice del libro – ha iniziato ad interessarsi di alimentazione ai tempi della “mucca pazza”, diventando prima vegetariana e poi vegana.
Anche la sua compagna Eleonora, inoltre, condivide il suo stesso percorso di vita, alimentare e professionale.

“Grazie a tutta la mia famiglia che mi ha educato fin da piccolo al rispetto, all’empatia e alla compassione, valori che sono stati alla base del mio cambiamento alimentare e di vita” – così si legge sulla pagina dedicata ai ringraziamenti nel libro

Tra i consigli più preziosi presenti nel libro c’è sicuramente l’invito ad assumere cinque pasti al giorno, vari e completi di tutti i macronutrienti (possibilmente nelle giuste proporzioni) e in base al proprio fabbisogno calorico: i tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) e due spuntini (uno la mattina e uno il pomeriggio).
L’invito per quanto riguarda il variare degli alimenti è chiaro: bisogna alternare il più possibile ogni giorno i cereali, i legumi, la frutta secca, i semi, la frutta e la verdura.

C’è poi il consiglio di abbinare sempre dell’attività fisica ad una sana alimentazione: nel libro vengono riportati esercizi completi da uomo e da donna e 3 esempi di menù con rispettivo conteggio calorico e di carboidrati, proteine e grassi. C’è un menù da 1.800 calorie, uno da 2.100 e un terzo da 2.400. Ma una volta capito il ragionamento base, tutto basato sul conteggio calorico, potete personalizzarlo come volete, magari facendovi aiutare all’inizio da un nutrizionista per sapere di quante calorie al giorno avete bisogno per mantenere il vostro peso forma, e poi da un allenatore sportivo, per stabilire gli esercizi fisici più adatti a voi in base al vostro obiettivo (se ne avete uno in particolare).

Le ricette sono suddivise in: colazione, piatti della tradizione, primi, secondi, insalate, snack, succhi e dolci.

Tra i dolci ci sono ricette golose e non proprio light, ma a tale proposito l’autore è chiaro: gli sgarri vanno fatti! :)
Non c’è niente che una buona attività fisica e tanta verdura il giorno dopo non possano recuperare! :)

E a proposito di sgarri, ecco cosa sono riusciti a mangiare nel novembre 2017, tra Boston e New York, Massimo Brunaccioni e la sua compagna!

Guarda il video del loro “Vegan Tour”:

Concludo indirizzando a Massimo le sue stesse parole, quelle che potete trovare sempre nella pagina Ringraziamenti in fondo al libro:

“Un grazie di cuore alle persone che ogni giorno fanno qualcosa di concreto per dare voce a tutte le creature che voce non hanno, e che con il loro esempio seminano consapevolezza negli animi”

Alcune ricette presenti nel libro “Vegan Coach” – versione del libro stampata, copertina flessibile

Potete acquistare il libro “Vegan Coach” su vari negozi online, tra cui Amazon e Macrolibrarsi. Se siete particolarmente interessati alle ricette, il consiglio è quello di acquistare la versione del libro stampata in quanto le ricette sono più facilmente consultabili e a colori. Anche per gli esercizi fisici descritti, del resto, un’impaginazione e presentazione grafica migliore rispetto alla versione e-book, possono aiutare.

Acquista su Amazon: Libro Vegan Coach
Acquista su Macrolibrarsi: Libro Vegan Coach

Per saperne di più su Massimo Brunaccioni, qui trovate la sua Pagina Facebook:

Pagina Facebook: Massimo Brunaccioni – VEGAN Fitness Athlete

Se ti è piaciuto questo articolo continua a seguire VEGANGAME su Facebook e tramite Newsletter!

L'articolo Dieta Vegan: in forma con i consigli di “Vegan Coach”, il libro di Massimo Brunaccioni sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/dieta-vegan-in-forma-con-i-consigli-di-vegan-coach-il-libro-di-massimo-brunaccioni/feed 0
“73 Cows” vince il BAFTA Award come Miglior Cortometraggio Britannico! https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/film-e-documentari/73-cows-vince-il-bafta-award-come-miglior-cortometraggio-britannico https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/film-e-documentari/73-cows-vince-il-bafta-award-come-miglior-cortometraggio-britannico#respond Mon, 11 Feb 2019 13:03:08 +0000 https://www.vegangame.it/?p=8219 73 Cows Bafta 2019

Il documentario vegan “73 Cows” vince il BAFTA Award. Alla 72ª edizione dei British Academy Film Awards, che ha avuto luogo ieri – 10 febbraio – alla Royal Albert Hall di Londra, il documentario 73 Cows vince il prestigioso premio BAFTA come miglior cortometraggio britannico. La premiazione è avvenuta ieri notte al termine della cerimonia. ...

L'articolo “73 Cows” vince il BAFTA Award come Miglior Cortometraggio Britannico! sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
73 Cows Bafta 2019

Il documentario vegan “73 Cows” vince il BAFTA Award.

Alla 72ª edizione dei British Academy Film Awards, che ha avuto luogo ieri – 10 febbraio – alla Royal Albert Hall di Londra, il documentario 73 Cows vince il prestigioso premio BAFTA come miglior cortometraggio britannico.
La premiazione è avvenuta ieri notte al termine della cerimonia.

Il film di 15 minuti documenta il conflitto interiore dell’allevatore di mucche Jay Wilde, che alla fine di un periodo turbolento sul piano morale e psicologico decide di non poter più far macellare animali, di mandare le sue mucche in un santuario e di diventare infine vegano.

A questo nostro link potete recuperare l’articolo di approfondimento sul documentario pubblicato qualche giorno fa, in cui si spiegava come il film fosse stato nominato per concorrere all’assegnazione dell’ambìto premio cinematografico BAFTA: 73 Cows: Online il Documentario sull’Allevatore Inglese che Salvò le sue Mucche!

Parlando della nomination, della vincita e del lavoro del regista, Alex Lockwood (anche lui vegano) ha detto di essere “al settimo cielo”.

“Sono davvero orgoglioso della squadra e penso che siamo tutti un po’ scioccati in questo momento.
Quando siamo partiti senza budget e con una squadra così piccola, non potevamo immaginare che il film avrebbe avuto questa risonanza”

73 Cows ha anche ottenuto il massimo dei voti al primo Ottawa International Vegan Film Festival (OIVFF) lo scorso ottobre e tanti altri riconoscimenti nel mondo del cinema documentaristico.

Per saperne di più sul film-documentario leggi il nostro articolo di approfondimento su 73 Cows

Se ti è piaciuto questo articolo continua a seguire VEGANGAME su Facebook e tramite Newsletter

L'articolo “73 Cows” vince il BAFTA Award come Miglior Cortometraggio Britannico! sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/film-e-documentari/73-cows-vince-il-bafta-award-come-miglior-cortometraggio-britannico/feed 0
73 Cows: Online il Documentario sull’Allevatore Inglese che Salvò le sue Mucche https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/film-e-documentari/73-cows-online-il-documentario-sull-allevatore-inglese-che-salvo-le-sue-mucche https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/film-e-documentari/73-cows-online-il-documentario-sull-allevatore-inglese-che-salvo-le-sue-mucche#respond Thu, 17 Jan 2019 09:23:10 +0000 https://www.vegangame.it/?p=7542 73 Cows Film documentario cortometraggio ex allevatore mucche

È online su Vimeo il cortometraggio di 15 minuti che parla di Jay Wilde, l’allevatore inglese che decise di salvare le sue mucche, cambiare mestiere e diventare vegano. La sua storia fece il giro del mondo a partire da due anni fa – anno della svolta vegan dell’allevatore – e ispirò il regista emergente Alex ...

L'articolo 73 Cows: Online il Documentario sull’Allevatore Inglese che Salvò le sue Mucche sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
73 Cows Film documentario cortometraggio ex allevatore mucche

È online su Vimeo il cortometraggio di 15 minuti che parla di Jay Wilde, l’allevatore inglese che decise di salvare le sue mucche, cambiare mestiere e diventare vegano.

La sua storia fece il giro del mondo a partire da due anni fa – anno della svolta vegan dell’allevatore – e ispirò il regista emergente Alex Lockwood a contattare Jay e sua moglie Katja per chiedere loro il permesso di farne un film.

Ottenuta l’approvazione e la disponibilità da parte della coppia, Lockwood ha finanziato il progetto autonomamente con un piccolo budget e 4 persone come staff tecnico. Non ci sono attori, in quanto in video appaiono direttamente Jay, Katja…e le mucche.

A tre mesi dalla pubblicazione, il film ha già ottenuto diversi riconoscimenti importanti e il 9 gennaio di quest’anno è stato addirittura nominato per concorrere al premio British Short Film BAFTA alla 72ª edizione del British Academy Film Awards – l’equivalente britannico della Notte degli Oscar americana – che si terrà il 10 febbraio 2019.
I BAFTA sono uno dei più prestigiosi premi al mondo del cinema, dopo gli Oscar e i Golden Globe.

“Sono al settimo cielo per essere stato nominato per un BAFTA”, ha commentato il regista Alex Lockwood. “Sono davvero orgoglioso della squadra e penso che siamo tutti un po’ scioccati al momento.
Abbiamo girato film per molto tempo ed è fantastico produrre finalmente qualcosa che sta avendo un impatto. Dobbiamo ringraziare Jay e Katja Wilde per averci permesso di raccontare la loro storia che ha risuonato con così tante persone” E ha aggiunto:
“Sono vegano e mi sento benissimo per questo, uno dei maggiori fattori che hanno contribuito a farmi diventare vegano è stato guardare i documentari. I documentari possono essere così potenti e avere la capacità di cambiare il mondo, che è uno dei motivi per cui voglio continuare a farli.”

Il film ripercorre la storia attraverso le parole di Jay Wilde.

Jay Wilde nasce in una famiglia di allevatori ed è allevatore egli stesso, seppur atipico. Vegetariano infatti da tantissimi anni, non riusciva a credere nel suo intimo che fosse giusto mangiare animali. Nonostante questo, continuò la tradizione di famiglia, anche quando nel 2011 suo padre morì ed ereditò così la fattoria di 172 acri nel Derbyshire, in Inghilterra, dove era cresciuto.

Questa situazione contraddittoria gli fece attraversare un periodo molto difficile sul piano emotivo.
Jay ha continuato la tradizione di famiglia – come si sentiva in dovere di fare – ma come vegetariano convinto ha inevitabilmente trovato il processo di allevamento degli animali da macello sempre più difficile. In conflitto tra le sue convinzioni personali più profonde e la tradizione familiare, il sessantenne ha attraversato anni difficili e turbolenti.

“Abbiamo fatto del nostro meglio per prenderci cura del bestiame, ma sapevamo che li avremmo traditi. Non riuscivamo proprio a guardarli negli occhi”

Capita a chi vive più a stretto contatto con gli animali di accorgersi più facilmente di altri che sono esseri senzienti, capaci di provare emozioni e di avere personalità propria.

“Le mucche hanno dei bei ricordi e una gamma di emozioni. Formano relazioni. Le ho viste persino piangere”

Jay in particolare ha affermato di essere rimasto inorridito dal processo di macellazione e di essersi convinto che il suo bestiame percepisse il destino a cui andava incontro.

“Le persone scelgono di ingannare sé stesse dicendo, ‘sono solo animali, non sanno cosa sta succedendo.’ Ma sono sicuro che lo facciano.
Quello che stavamo facendo ha funzionato in passato, ma non è più adatto allo scopo. Consuma troppe risorse ed è moralmente indifendibile se rifletti sul fatto che gli animali sono qualcosa di più della carne.”

Wilde è consapevole che sta abbandonando la sua eredità e si è anche messo in evidente contrasto con gli allevatori di bestiame, soprattutto con quelli della zona come suo cognato, che vedono il vegetarismo e il veganismo come una minaccia diretta per il loro sostentamento. Per gli altri, è un eroe.

Nell’estate della svolta, in seguito a un incontro con la Vegan Society, lui e sua moglie hanno inviato la maggior parte dei loro capi destinati al macello in un santuario per animali nel Norfolk, dove vivranno tutta la vita liberi e felici.

Le 12 mucche e i 5 vitelli che ancora gironzolano nella terra intorno alla loro casa di campagna sono essenzialmente animali domestici. Tutti hanno preso il nome da qualche loro caratteristica individuale. Le mucche hanno ancora alcuni doveri agricoli, pascolano ad esempio sui campi di erba e sostengono l’ecosistema, ma a giudicare dall’affetto che la coppia riserva loro, è evidente che ricevano tanto amore e attenzione quanto i loro 11 gatti e 2 cani.

Jay non si sente un eroe. I due ricevono molte lettere da tutto il mondo da parte di persone che plaudono per la loro decisione, ma questi complimenti non fanno altro che far sentire Jay a disagio, in quanto secondo lui non c’era altra scelta possibile rispetto a quanto ha fatto.

“È difficile da gestire”, dice.”Rispetto a quello che ho fatto, non ho potuto vederne un’alternativa. Non mi sento un eroe.”

Confessa inoltre di avere poca simpatia per gli attivisti più aggressivi e per i sostenitori violenti del benessere animale che inviano insulti e persino minacce di morte agli allevatori.

“È inappropriato e crudele per le persone coinvolte perché gli allevatori sono bloccati in un sistema…”

Lui ad esempio non si è mai sentito un vero allevatore e contadino, non avrebbe voluto fare quel lavoro. Il suo sogno sarebbe stato quello di lavorare alla fabbrica di Rolls Royce della zona.

“Penso che molte persone siano intrappolate nel settore e non sappiano cos’altro fare”

Jay e sua moglie stanno trasformando la loro fattoria, dove hanno già iniziato a coltivare.
I Wilde stanno raccogliendo fondi per completare il cambiamento dall’allevamento all’orticoltura e sembrerebbe che siano sostenuti anche da The Vegan Society.

Anche se la riconversione della loro attività è stato un atto sicuramente impegnativo e coraggioso, sapere di non dover più mandare un’altra mucca al macello è stato per loro un sollievo e la loro più grande vittoria.

Ecco il film documentario 73 Cows, in lingua inglese:

Per saperne di più sul film, qui trovate alcuni link utili:

Sito Web: 73 Cows
Pagina Facebook: 73 Cows
Video su Vimeo: 73 Cows

Se ti è piaciuto questo articolo continua a seguire VEGANGAME su Facebook e tramite Newsletter!

Vegangame.it
Vegan Magazine Online

L'articolo 73 Cows: Online il Documentario sull’Allevatore Inglese che Salvò le sue Mucche sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/film-e-documentari/73-cows-online-il-documentario-sull-allevatore-inglese-che-salvo-le-sue-mucche/feed 0
SENZAPAROLE: il libro più personale e vegan di Roger Olmos https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/senzaparole-libro-personale-vegan-roger-olmos https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/senzaparole-libro-personale-vegan-roger-olmos#respond Mon, 11 Jun 2018 15:10:54 +0000 http://www.vegangame.it/?p=5385 Senzaparole Roger Olmos

Senzaparole è il libro più personale dell’artista vegan Roger Olmos. Il libro è completamente illustrato e privo di parole (salvo qualche eccezione introduttiva e finale) e racconta – attraverso le immagini – la presa di consapevolezza dello sfruttamento animale nell’industria alimentare, nel mondo dell’intrattenimento, nella cosmesi, nell’abbigliamento…fino alla decisione di dire basta a tutto questo, rivoluzionando ...

L'articolo SENZAPAROLE: il libro più personale e vegan di Roger Olmos sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
Senzaparole Roger Olmos

Senzaparole è il libro più personale dell’artista vegan Roger Olmos.
Il libro è completamente illustrato e privo di parole (salvo qualche eccezione introduttiva e finale) e racconta – attraverso le immagini – la presa di consapevolezza dello sfruttamento animale nell’industria alimentare, nel mondo dell’intrattenimento, nella cosmesi, nell’abbigliamento…fino alla decisione di dire basta a tutto questo, rivoluzionando la propria vita e adottando una stile di vita vegan.

Pagina dopo pagina, vengono svelate in maniera poetica e attraverso un linguaggio adatto anche ai bambini, le varie e cruente realtà che si celano dietro l’utilizzo degli animali per la produzione di cibo, oggetti e per l’erogazione di servizi che – con noncuranza e principalmente per ignoranza – acquistiamo abitualmente tutti i giorni:

Mangia la bistecca, che ti fa bene!
Finisci il latte, che cresci sano e forte!
Guarda, mamma, come salta il delfino!
Vieni che ti porto a vedere gli elefanti al circo!
Guardi, signora, che bella pelliccia! Morbida e calda…

Cresci con queste parole quotidiane nelle orecchie,
e ti ricordi di quello che ti diceva la nonna,
quello che la televisione ti invita a consumare,
la pubblicità nelle strade…
fino a che un giorno inizi a farti delle domande
e a capire le conseguenze di tutto questo,
e ti ritrovi SENZAPAROLE…
Roger Olmos – Senzaparole

Abbiamo fatto un video sfogliando il libro Senzaparole:

“Che sia stato intenzionale o che sia semplicemente accaduto, storicamente gli animali ci sono stati presentati come prodotti alimentari, capi di abbigliamento, oggetti di sperimentazione e persino fonti di intrattenimento.

Ma vediamo tutto ciò che si nasconde dietro a questo uso degli animali o solo quello che ci fanno vedere? Vogliamo vederlo? Vogliamo essere coerenti riguardo alle conseguenze delle nostre azioni?

SENZAPAROLE vi invita ad ampliare la prospettiva, a guardare oltre, a pensare fuori dai limiti che ci hanno imposto, dal modo in cui ci sentiamo comodi e a nostro agio. Vi invitiamo a fare un passo indietro e allontanare l’obiettivo per adottare una visione più globale di ciò che ci circonda, delle cose che usiamo, di quello che ci diverte e di cui ci alimentiamo.

Abbiamo davvero il diritto di fare ciò che vogliamo degli altri animali con cui condividiamo il Pianeta? Sappiamo che sono in grado di provare sentimenti di paura, ansia, solitudine…allora perché voltiamo loro le spalle? Consapevoli che, proprio come noi, sono in grado di esperire felicità e benessere e di godere della loro vita, possiamo veramente privarli di tutto questo?” – J. Berengueras – FAADA.org
(Citazione tratta dal libro)

“In tutto il mondo c’è un crescente senso di disagio riguardo al modo in cui noi esseri umani sfruttiamo e maltrattiamo gli altri esseri viventi.
In maniera davvero ammirevole, SENZAPAROLE ci incoraggia a guardare alle altre creature nostre simili con occhi nuovi.” – J.M. Coetzee – Premio Nobel per la Letteratura 2003
(Citazione tratta dal libro)

A nessuno piace essere rinchiuso
o essere umiliato
sentirsi isolato in un luogo estraneo
o che altri decidano fino a quando
e come dobbiamo vivere
Roger Olmos – Senzaparole

“Amigos e Senzaparole sono due libri che trattano una tematica abbastanza delicata.
Sono libri animalisti per la mia etica professionale e di vita, per gli animali e con gli animali.
Ho avuto la massima libertà nel proporre a un publico infantile un tema molto controverso. Quello dello sfruttamento industriale degli animali è un tema molto duro e crudele e i documentari e le campagne informative mostrano immagini scioccanti per un bambino.
Cercando di documentarmi non ho trovato libri che spiegassero queste cose ai bambini e così è nata l’idea per Senzaparole, che tra i miei libri è quello più personale, tra i più recenti, è quello che sento più vicino.
Il mio obiettivo più importante era far pensare, ma senza mostrare direttamente, né dire agli altri cosa devono fare.
Fornire un’immagine, una situazione che trasmettesse tutto quel dolore e tutta la crudele industria che c’è dietro ma in un modo adatto anche ai bambini.
E questo libro ha cambiato molte persone.”
Roger Olmos

Vi lasciamo in compagnia di una videointervista all’artista, girata il 12 maggio presso lo stand #logosedizioni in occasione del Salone del Libro di Torino. Intervista a Roger Olmos di Michele Orvieti.

“Creando associazioni visive tra toccanti illustrazioni di animali, ora teneri ora sofferenti, e l’utilizzo che di questi facciamo sotto forma di cibi, latte, pellicce e forme di intrattenimento (zoo, acquari, circhi e simili), le illustrazioni di Roger Olmos hanno il sapore di una rivelazione. Delicate eppure potenti, riescono a imprimersi nell’immaginario di grandi e piccini interrogandone la coscienza.
Creando un immaginario surrealista e metamorfico, ci costringono ad aprire gli occhi e a scoprire qual è il costo in termini di dolore di una quotidianità che viviamo con noncuranza.
È un linguaggio visivo che trasmette emozioni per farci riflettere, metterci a confronto con la realtà, senza mai dare l’impressione di voler imporre una violenza ideologica ma solo un orizzonte più ampio.”
(Citazione tratta da Libri.it)

È possibile acquistare Senzaparole su diversi siti online, tra cui Libri.it e Amazon.

Se ti è piaciuto questo articolo continua a seguire VEGANGAME su Facebook e tramite Newsletter!

Vegangame.it
Vegan Magazine Online

L'articolo SENZAPAROLE: il libro più personale e vegan di Roger Olmos sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/senzaparole-libro-personale-vegan-roger-olmos/feed 0
AMIGOS: il libro illustrato di Roger Olmos sull’amicizia tra bambini e animali https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/amigos-libro-illustrato-roger-olmos-amicizia-bambini-animali https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/amigos-libro-illustrato-roger-olmos-amicizia-bambini-animali#respond Mon, 11 Jun 2018 15:09:19 +0000 http://www.vegangame.it/?p=5378 Amigos Roger Olmos

Amigos è il libro illustrato dell’artista vegan Roger Olmos che ci aiuta a riconnetterci col nostro bambino interiore, a metterci nei panni degli animali ma anche a far comprendere cosa proviamo noi vegani quando vediamo della “carne” nel piatto. “Con Amigos sono andato un po’ oltre affrontando il discorso della doppia morale: come una mamma ...

L'articolo AMIGOS: il libro illustrato di Roger Olmos sull’amicizia tra bambini e animali sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
Amigos Roger Olmos

Amigos è il libro illustrato dell’artista vegan Roger Olmos che ci aiuta a riconnetterci col nostro bambino interiore, a metterci nei panni degli animali ma anche a far comprendere cosa proviamo noi vegani quando vediamo della “carne” nel piatto.

“Con Amigos sono andato un po’ oltre affrontando il discorso della doppia morale: come una mamma compra a sua figlia un bel libro pieno di animali, la bambina inizia la lettura, a immergersi in quel mondo, e quando interrompe la lettura per andare a cena si trova sulla tavola gli stessi amici con cui stava giocando.
Il mio obiettivo più importante era far pensare, ma senza mostrare direttamente, né dire agli altri cosa devono fare.” – Roger Olmos

Il libro è completamente illustrato e muto, wordless, accompagnato da alcune brevi ma significative riflessioni dell’autore e da esponenti illustri nell’ambiente vegan e animalista.
Alcune di queste riflessioni potete trovarle in fondo a questo post.

Sfogliando il libro, le immagini si susseguono come in un film dal montaggio alternato e dal finale drammatico. Da un lato c’è il mondo a colori dell’infanzia, della fantasia e dall’amicizia senza confini, dall’altro il mondo grigio e spento degli adulti che hanno perso il contatto con la bellezza, con la propria autenticità e con la vita.

Ecco il video che abbiamo realizzato sfogliando il libro di Roger Olmos:

L’ultima illustrazione è di necessaria evasione; riposiziona lo sguardo oltre, oltre tutto quello che vediamo nella realtà, guardando al futuro con speranza, sperando e confidando che un giorno un mondo di amicizia, rispetto e uguaglianza tra esseri umani e animali sia possibile.

“È profondamente toccante vedere con quanta naturalezza i bambini entrino in relazione con gli animali, e la sincera empatia che provano nei loro confronti. Le belle immagini di Roger illustrano con efficacia la forza di questo rapporto e la tragicità della sua perdita, imputabile a una società che ci spinge a chiudere il cuore e la mente per mangiare la carne degli animali. Amigos ci dimostra che possiamo ritrovare la nostra empatia in qualunque momento, scegliendo liberamente una vita più autentica e contribuendo a creare un mondo migliore per tutti gli esseri viventi.” – Melanie Joy
(Citazione tratta dal libro)

“Da bambina vivevo in un paesino di campagna e adoravo i maiali del nostro vicino. Passavano tutta la vita rinchiusi in spazi sudici e ristretti, quasi completamente al buio, e a me piaceva intrufolarmi lì dentro, ne ero affascinata. Seppi che erano loro a lanciare le grida strazianti che un mattino udii dal mio letto, in risposta a un male orrendo e inesorabile. Scoprii allora che nel piatto mi servivano, tagliati a pezzetti, i loro corpi rosa e sporchi. La sofferenza dei miei amici maiali non mi abbandonerà mai. E nemmeno il tradimento di cui mi sentii vittima.” – Ruth Toledano
(Citazione tratta dal libro)

Vi lasciamo in compagnia di una videointervista all’artista, girata il 12 maggio presso lo stand #logosedizioni in occasione del Salone del Libro di Torino. Intervista a Roger Olmos di Michele Orvieti.

“Amigos è un libro che parla d’amore. Come accade alla piccola protagonista, anche il lettore viene trasportato in un mondo di sogno, in cui animali ed esseri umani possono coesistere in amicizia e armonia. Un sogno che i bambini vivono con naturalezza, entrando immediatamente in relazione con gli animali e provando d’istinto una sincera empatia nei loro confronti.
Come già in SENZAPAROLE, anche in questo libro Roger Olmos porta avanti con delicatezza ma con una logica chiara e inoppugnabile la sua battaglia da anni intrapresa a favore del veganesimo, che considera l’unico modo eticamente accettabile di vivere sul nostro pianeta e di amare gli animali che lo abitano. Tutti gli animali!
Amigos è un libro per i bambini, affinché lo leggano ai loro genitori.”
(Citazione tratta da Libri.it)

È possibile acquistare Amigos su diversi siti online, tra cui Libri.it e Amazon.

Se ti è piaciuto questo articolo continua a seguire VEGANGAME su Facebook e tramite Newsletter!

A presto!
Martina

L'articolo AMIGOS: il libro illustrato di Roger Olmos sull’amicizia tra bambini e animali sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/amigos-libro-illustrato-roger-olmos-amicizia-bambini-animali/feed 0
Roger Olmos: Biografia e alcuni Libri dell’Illustratore Vegan Catalano! https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/roger-olmos-biografia-libri-illustratore-vegan https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/roger-olmos-biografia-libri-illustratore-vegan#respond Mon, 11 Jun 2018 15:04:29 +0000 http://www.vegangame.it/?p=5316 Roger Olmos

Roger Olmos nasce a Barcellona il 23 dicembre 1975 e si avvicina al mondo dell’illustrazione fin da bambino quando, frequentando lo studio del padre, rimane affascinato dai libri illustrati per un pubblico adulto, in particolare dalle opere di Brad Holland, Caza e Brian Froud, che segneranno per sempre la sua impronta artistica. “Da piccolo mi ...

L'articolo Roger Olmos: Biografia e alcuni Libri dell’Illustratore Vegan Catalano! sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
Roger Olmos

Roger Olmos nasce a Barcellona il 23 dicembre 1975 e si avvicina al mondo dell’illustrazione fin da bambino quando, frequentando lo studio del padre, rimane affascinato dai libri illustrati per un pubblico adulto, in particolare dalle opere di Brad Holland, Caza e Brian Froud, che segneranno per sempre la sua impronta artistica.

“Da piccolo mi piacevano i libri illustrati che teneva mio padre nel suo studio, li preferivo a quelli che comprava per me. Quelle immagini si sono impresse nel mio cervello per sempre, in un modo così forte da far sì che tutto l’immaginario che ho sviluppato da allora sia sempre stato avvolto da quelle strane atmosfere. Questo è anche ciò che cerco di fare con il mio lavoro: ricreare quei primi stimoli che in un qualche modo mi hanno educato “immaginemotivamente” anche nel resto delle cose.” – Roger Olmos
(Citazione tratta da Libri.it)

Al termine degli studi e dopo un apprendistato all’Institut Dexeus come illustratore scientifico, si iscrive alla scuola di arti e mestieri Llotja Avinyò di Barcellona per poi dedicarsi all’illustrazione di libri per ragazzi. Nel 1999 viene selezionato alla Bologna Children’s Book Fair, dove conosce il suo primo editore, Kalandraka. Da allora ha pubblicato oltre una cinquantina di titoli con varie case editrici spagnole e internazionali ricevendo numerosi premi e riconoscimenti.

Ad oggi, vegano e animalista, collabora attivamente con la fondazione per la difesa degli animali FAADA, un ente senza scopo di lucro per la protezione di tutti gli animali, con sede a Barcellona. Da questa sua scelta di vita nascono due libri: Senzaparole nel 2014 che lui stesso definisce uno dei libri più importanti della sua carriera e Amigos nel 2017; entrambi libri illustrati e “muti”, senza parole, editi da #logosedizioni e in collaborazione con FAADA.

In questo video Olmos spiega cosa l’ha spinto a realizzarli e quali sono i messaggi che portano:

AMIGOS

Di ritorno a casa, una mamma si ferma in libreria e decide di fare una sorpresa alla figlia. Si tratta di un volume illustrato con un simpatico maialino in copertina. Entusiasta, la bambina corre subito in camera sua per immergersi nella lettura. Grazie al nuovo amico, la bambina inizia a esplorare un mondo incontaminato, dove incontrerà conigli, porcellini, gufi, giraffe, orsi, mucche, scimmie… Tutti la accolgono con gioia, pronti a giocare e a vivere insieme entusiasmanti avventure in mezzo alla natura. Il tempo scorre meravigliosamente finché arriva l’ora di cena…
(Citazione tratta da Libri.it)

SENZAPAROLE

Il libro più vegan e personale dell’artista.

Creando associazioni visive tra toccanti illustrazioni di animali, ora teneri ora sofferenti, e l’utilizzo che di questi facciamo sotto forma di cibi, latte, pellicce e forme di intrattenimento (zoo, acquari, circhi e simili), le illustrazioni di Roger Olmos hanno il sapore di una rivelazione. Delicate eppure potenti, riescono a imprimersi nell’immaginario di grandi e piccini interrogandone la coscienza.
Creando un immaginario surrealista e metamorfico, ci costringono ad aprire gli occhi e a scoprire qual è il costo in termini di dolore di una quotidianità che viviamo con noncuranza.
È un linguaggio visivo che trasmette emozioni per farci riflettere, metterci a confronto con la realtà, senza mai dare l’impressione di voler imporre una violenza ideologica ma solo un orizzonte più ampio.
(Citazione tratta da Libri.it)

Ma ci sono altri messaggi importanti che l’artista vuole comunicare attraverso il suo lavoro. Abbiamo selezionato altri tre libri per avere un’idea più completa della sua produzione artistica:

STOP

Con le sue inconfondibili pennellate a olio, Roger Olmos infonde il suo profondo amore per gli animali in questo divertente libriccino che, ancora una volta, ci trascina in un universo di immagini vivide e coinvolgenti dove le parole non servono. Come in un piano sequenza cinematografico, vediamo scorrere davanti ai nostri occhi un’unica scena fatta di tanti personaggi e tanti piccoli episodi, che accendono la fantasia dei bambini stimolandoli a inventare mille storie e situazioni. Attraverso l’esplorazione di trame, colori ed emozioni, i lettori esordienti impareranno a conoscere e a familiarizzare con gli animali, scoprendo che ce ne sono di giganteschi e di piccini (ma non per questo meno importanti), di spensierati e di più seri, con una folta pelliccia oppure con la pelle liscia, e nel frattempo sentiranno nelle orecchie le risate, la musica e i passi – di volta in volta più leggeri o più pesanti – di questo festoso branco di nuovi amici.
(Citazione tratta da Libri.it)

SEGUIMI!

In una foresta vive un grosso elefante grigio con qualche neo violetto, che si innamora di una formica nera con il vitino di vespa. Il suo amore è corrisposto, ma per poter stare insieme i due innamorati devono fare molta strada. La formica invita l’elefante a seguirla, e lui non se lo fa ripetere due volte! Né lento né tanto pigro, l’elefante percorre un sentiero fiancheggiato da alberi, si infila in un cestino da cucito, nuota in una bottiglia d’acqua… E finalmente, dopo tanta strada, i due si incontrano e possono vivere la loro storia d’amore. Un amore con il vitino di vespa e qualche neo violetto… che non ha niente di strano!
Seguimi! ci racconta una storia d’amore senza pregiudizi, capace di superare ogni tipo di barriera e diversità (di dimensioni, colore, cultura, abitudini…).
(Citazione tratta da Libri.it)

COSIMO

Un libro di sole illustrazioni per celebrare e rendere omaggio a #Cosimo, un bambino che un giorno decise di salire sugli alberi e di non scenderne mai più.
Dedicato al grande Italo Calvino che ha saputo mostrare un orizzonte diverso, pieno di coraggio e di passione a tutti i bambini (e non) che hanno avuto la fortuna di leggerlo, sperando che molti altri lo leggano ancora.
Dedicato ai bambini e futuri adulti, alla loro dignità e al diritto di essere diversi e non necessariamente d’accordo con gli altri, affinché un giorno siano forti delle loro decisioni e orgogliosi delle loro imprese per quanto assurde possano sembrare.
(Citazione tratta da Libri.it)

Vi lasciamo infine in compagnia di una videointervista all’artista, girata il 12 maggio presso lo stand #logosedizioni in occasione del Salone del Libro di Torino. Intervista a Roger Olmos di Michele Orvieti.

“Noi come illustratori che facciamo libri e anche gli autori abbiamo una missione, che è la missione di educare, educare e portare qualcosa di positivo, insegnare a un pubblico più giovane. E anche se lo facciamo attraverso la fantasia e la finzione, penso che la cosa che non dobbiamo fare è ingannare. Per ingannare c’è la pubblicità. Ma noi non possiamo ingannare con i libri. […] Per me una fattoria è un olocausto. Per me un circo, anche, è una schiavitù. E dire che un elefante aspetta i bambini nel suo zoo perché gli piace guardare i bambini e gli fa ridere, questo non è vero. E allora basta fare libri che parlano di animali felici in questi posti. Stiamo ingannando.”
Roger Olmos

Se ti è piaciuto questo articolo continua a seguire VEGANGAME su Facebook e tramite Newsletter!

Vegangame.it
Vegan Magazine Online

L'articolo Roger Olmos: Biografia e alcuni Libri dell’Illustratore Vegan Catalano! sembra essere il primo su VEGANGAME.

]]>
https://www.vegangame.it/libri-cinema-e-cultura/roger-olmos-biografia-libri-illustratore-vegan/feed 0